Per quali motivazioni si fa il Certificato APE?

Come abbiamo già riportato in questo articolo, ci sono alcune circostanze in cui far redigere l’Attestato di Prestazione Energetica è obbligatorio per legge. È, tuttavia, un dato interessante, riguardo alle attività sugli immobili, scoprire nello specifico quali siano, e in che misura si distribuiscano, le motivazioni che spingono gli italiani a richiedere l’APE per le proprie abitazioni.

Analisi della motivazione di redazione del certificato APE

L’analisi della motivazione per cui è stato redatto l’APE, estrapolato dall’ultimo Rapporto ENEA 2022, è una delle informazioni chiave nell’interpretazione dei risultati, in quanto legata ad eventuali interventi migliorativi che potrebbero aver interessato l’immobile, al movimento generale delle locazioni o delle vendite, ma anche un indice della quantità di nuove costruzioni in Italia.

Per l’elenco delle motivazioni ammissibili, si fa riferimento alle definizioni riportate nel D.M. 26/06/2015, nonché alle precedenti edizioni del Rapporto:

  • passaggi di proprietà;
  • locazione;
  • riqualificazioni energetiche;
  • ristrutturazioni importanti;
  • nuove costruzioni;
  • altro.
Grafico Distribuzione dei Certificati APE per Motivazione

La distribuzione per motivazione degli APE emessi nel 2021 ricalca quella già presente nei dati 2020, con l’85% dei casi afferente a passaggi di proprietà e locazioni, circa il 3% riferito a nuove costruzioni, quasi il 4% alle riqualificazioni energetiche e il 2,5% alle ristrutturazioni importanti. Tuttavia, i passaggi di proprietà crescono di circa il 3,5% a scapito soprattutto delle locazioni (-3,1%).

Rispetto ai dati del 2020, la distribuzione delle motivazioni per classe energetica è caratterizzata dagli stessi andamenti generali per passaggi di proprietà e locazioni. Queste ultime mostrano un leggero decremento delle classi energetiche meno efficienti (F-G).

Anche le nuove costruzioni rimangono stabili, con quasi il 95% dei casi caratterizzato dalle classi energetiche A4-B (+1 punto percentuale). Come già riscontrato nei risultati delle precedenti edizioni del Rapporto, è possibile notare una percentuale di nuove costruzioni (1,8%) nelle classi energetiche meno efficienti. Questo dato è riconducibile alla qualità dei dati analizzati, per i quali, però, non è stato possibile effettuare controlli più approfonditi con le informazioni disponibili per questo specifico caso.

Le riqualificazioni energetiche sono caratterizzate dall’aumento più cospicuo delle classi energetiche più efficienti, passando da circa il 20% dei casi nelle classi A4-B al 32,5% di questo anno.

Anche le ristrutturazioni importanti mostrano miglioramenti rispetto ai dati 2020, mantenendo la tendenza in aumento di circa 4 punti percentuali di casi nelle classi energetiche A4-B.

Infine, la categoria “altro” passa dal 12% dei casi 2020 nelle classi energetiche A4-B al 18%. Come specificato nelle precedenti edizioni del Rapporto, non risulta facile analizzare questo campione di APE, in quanto la descrizione di cui dovrebbe essere corredata la certificazione quando la motivazione ricade in tale categoria è assente quasi nel 65% dei casi. Nel restante 35%, i risultati non sono facilmente codificabili, in quanto il campo è un testo libero. Tuttavia, raggruppando i dati con descrizioni simili, si ottengono i dati mostrati in Tabella.

Tabella con Analisi della compilazione del campo altra motivazione nei certificati ape

Oltre il 30% dei casi che ricadono nella motivazione “altro” dove la descrizione è presente è redatto per passaggio di proprietà o locazione, seguiti da incentivi e detrazioni fiscali (17,0% di cui oltre la metà per il Superbonus) e dalla Segnalazione Certificata per l’Agibilità (13,6%). Circa il 9,1% è un APE volontario e l’8,3% non mostra una descrizione interpretabile (testo privo di significato o senza dettagli).

Da questi risultati è evidente come, in molti di questi casi, l’APE venga redatto per una motivazione ascrivibile a quelle codificate nel modello ufficiale.

Per concludere

I dati mostrano un’Italia che sta cambiando, lentamente, ma in modo notevole. Lo dimostra il fatto che per le nuove costruzioni, benché ancora rappresentino il 3% delle richieste di redazione dell’APE, troviamo un 90% degli edifici certificati in classe A (da A1 a A4).

I valori mostrano anche che gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione mirano entrambi al miglioramento energetico delle abitazioni, con valori di classi elevate intorno al 40%.

Il Superbonus, con tutte le difficoltà che si è portato dietro, ha dato comunque un forte impulso al rinnovamento energetico. Ci auguriamo che sia solo l’inizio, così come crediamo che richiedere il certificato APE per la propria abitazione sia solo l’inizio di un rinnovamento energetico della propria casa.

Se vuoi conoscere l’attuale classe energetica della tua casa e provare a fare una valutazione del salto di classe che potresti fare realizzando alcuni interventi migliorativi, scopri il servizio ValutAPE e SaltaClasse.

Oppure, se hai bisogno dell’Attestato di Prestazione Energetica per un immobile, clicca sul pulsante qui sotto e richiedi l’APE.

Richiedi Certificazione APE