Cos'è l'attestato di prestazione energetica e come è fatto

Cos'è l'attestato di prestazione energetica e come è fatto

L’APE, acronimo di Attestato di Prestazione Energetica, è un documento che certifica il consumo energetico di un edificio. Si tratta di un documento obbligatorio per legge in caso di compravendita o affitto di un immobile.

È redatto da un Tecnico abilitato e inserito nell’elenco Certificatori dell’ENEA il quale, attraverso l’acquisizione di vari parametri energetici della casa, redige il Certificato di Prestazione Energetica tramite software specifici. Il risultato dell’elaborazione è il valore del fabbisogno energetico dell’edificio, al quale corrisponde una determinata Classe Energetica, da A4 (+ efficiente) a G (- efficiente). Riducendo il fabbisogno energetico, aumenta la Classe Energetica.

I parametri presi in considerazione dai Tecnici riguardano tutti gli aspetti energetici, sia di produzione che di mantenimento dell’energia. Gli ambiti principali sono:

  • Geometria ed esposizione dell’edificio
  • Involucro esterno (pareti perimetrali, copertura e superfici vetrate)
  • Impianti di produzione e distribuzione di energia termica.

Come è strutturato l'APE?

Per rendere più agevole la lettura del Certificato Energetico e dare modo di comprenderne ogni parte, abbiamo descritto ogni sezione del documento.

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  1. Validità: qui è indicata la scadenza del documento. Ricordiamo che, se non sussistono modifiche a impianti e struttura, l’APE ha una durata di 10 anni.
  2. Destinazione d’uso: in questa sezione è indicata la destinazione d’uso prevalente dell’ambiente riscaldato preso in esame, in base alla classificazione del D.P.R. 412/93.
  3. Oggetto dell’attestato: indica se l’APE si riferisce a tutto l’edificio, alla singola unità immobiliare oppure a un gruppo di unità immobiliari con le stesse identiche caratteristiche.
  4. In questa sezione è indicata la motivazione del rilascio della certificazione.
  5. Dati identificativi: in questa sezione vengono inseriti tutti i dati relativi all’ubicazione dell’edificio o unità immobiliare in oggetto, comprese le coordinate geografiche. Nella sezione 5a può essere inserita una foto dell’immobile. Nella sezione 5b vengono inseriti i dati climatici, le superfici e i volumi. Nell’area 5c vengono riportati i riferimenti catastali dell’immobile.
  6. Servizi energetici presenti: si riportano qui i servizi energetici presenti e valutati nell’edificio o unità immobiliare. Bisogna però fare attenzione al fatto che in questa sezione sono riportati tutti i servizi che, in base alle esigenze, vengono calcolati nella simulazione e, dunque, che alcuni possono essere inseriti e valutati anche se non ancora realmente presenti nell’edificio. Comunque, in base alle nuove Linee Guida, l’impianto di climatizzazione invernale e ACS (per edifici residenziali), viene sempre considerato presente.
  7. Prestazione energetica del fabbricato: con una grafica semplice (buono :) – neutro :I – cattivo :( ) si intende mostrare l’efficienza dell’abitazione in inverno, per quanto riguarda la superficie riscaldata, e in estate. Questa grafica mostra velocemente le discrepanze tra prestazioni invernali ed estive.
  8. Prestazione energetica globale: forse si tratta del riquadro più significativo della certificazione perché qui viene evidenziata la classe energetica dell’edificio o unità immobiliare. Oltre alla lettera rappresentativa della classe, viene mostrato il valore del fabbisogno energetico della struttura 8a, ovvero l'indice di prestazione energetica globale non rinnovabile (EPgl,nren) calcolato in kWh/m3 per anno. La spunta nell’area 8b indica che la struttura è un edificio NZEB, cioè un edificio quasi totalmente autonomo, a fabbisogno energetico quasi pari a zero.
  9. Riferimenti: in questo riquadro viene inserita la prestazione media di edifici o unità immobiliari simili a quella in oggetto, fornendo classe energetica e indice di prestazione energetica. Il dato medio è recuperato dal tecnico grazie all’ENEA, attraverso un database nazionale di APE. L’informazione serve a capire quanto la propria abitazione si discosti dalla prestazione media, a parità di parametri e condizioni della struttura.

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  1. Prestazioni energetiche degli impianti e stima dei consumi di energia: in questa sezione sono indicate le fonti di energia utilizzate nell’abitazione, nonché la quantità annua consumata con un utilizzo standard degli impianti. Nell’ultima colonna sono riportati gli indici di prestazioni energetiche globali calcolati per le fonti energetiche non rinnovabili 1a (uguale a quello di pagina 1) e per le fonti rinnovabili 1b. In ultimo, viene indicata la quantità, espressa in kg/m2 annui, di CO2 emessa in atmosfera dalla struttura 1c.
  2. Raccomandazioni: si tratta di una sezione molto importante, che può, anzi deve, fornire valide indicazioni per futuri interventi di miglioramento dell’edificio o unità immobiliare dal punto di vista dell’efficientamento energetico. Nella tabella viene indicato il tipo d'intervento, se questo comporta una ristrutturazione importante, gli anni necessari per rientrare dell’investimento grazie ai risparmi ottenuti con l’intervento e la Classe Energetica ottenibile eseguendo solo quell’intervento. Per Ristrutturazione importante 2a si intende: “un intervento che interessa gli elementi e i componenti integrati delimitanti gli ambienti climatizzati verso esterno o verso ambienti non climatizzati con una incidenza superiore al 25% della superficie disperdente complessiva … può interessare l’impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva” (DM Requisiti Minimi). Nell’ultima colonna della tabella 2b è riportata la Classe Energetica che si potrebbe ottenere se venissero eseguiti tutti gli interventi proposti.

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  1. Altri dati energetici generali: per energia esportata si intende quella quota di energia eventualmente prodotta da impianti energetici, come fotovoltaico o eolico, non consumata e ceduta a reti esterne. Vengono indicati la quantità e il vettore energetico, ovvero la forma che ha l’energia ceduta per essere trasportata (per le abitazioni, generalmente, è l’energia elettrica).
  2. Altri dati di dettaglio del fabbricato: in questa tabella vengono inserite informazioni aggiuntive, come il volume riscaldato (V) e la superficie disperdente (S), data dalle pareti perimetrali, ma anche dalla copertura e dalla pavimentazione a contatto con il terreno. Viene fornito anche il rapporto S/V 2a che fornisce un’indicazione sull’efficienza: più il valore è alto, meno è efficiente l’edificio perché è maggiore la superficie disperdente rispetto al volume riscaldato. L’indice EPH,nd è l’indice di prestazione termica utile per riscaldamento 2b. Il valore Asol,est/Asup utile indica l’Area solare equivalente estiva per unità di superficie utile 2c. L’indice Yie è la trasmittanza termica periodica 2d. Tutti questi valori vengono rapportati ai valori limite di riferimento (stabiliti dal DM 26 giugno 2015) e, affinché l’efficienza dell’edificio in oggetto sia più alta, non dovrebbero superarli.
  3. Dati di dettaglio degli impianti: in questa tabella sono riportati dettagli aggiuntivi sugli impianti. Può, naturalmente, essere presente più di un impianto per la produzione dello stesso servizio energetico. Es.: Climatizzazione invernale -> Caldaia a condensazione e stufa a pellet. Si tratta di una tabella riassuntiva necessaria ai calcoli tecnici, ma anche utile ad avere un quadro generale sui propri impianti.

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  1. Informazioni sul miglioramento della prestazione energetica: in questa sezione il Tecnico Certificatore indica le varie opportunità che il Cliente può cogliere per effettuare interventi di miglioramento energetico, come incentivi statali o locali, bonus e altre facilitazioni. Può anche essere indicato il miglior ordine cronologico per eseguire gli interventi.
  2. Soggetto certificatore: qui sono indicati i dati dell’Ente, del Tecnico o della Società che certifica l’APE. Ricordiamo che per essere abilitati alla certificazione si deve essere inseriti nell’Elenco Certificatori dell’ENEA. Nella sezione “Informazioni aggiuntive” 2a il tecnico può inserire note e aggiunte ritenute importanti.
  3. Sopralluoghi e dati d'ingresso: qui il Certificatore dichiara se sia stato eseguito un sopralluogo o un rilievo presso l’edificio o unità immobiliare.
  4. Software utilizzato: il Certificatore dichiara di aver utilizzato software approvato dal CTI (Comitato Termotecnico Italiano), conforme alla normativa e allo scopo richiesto.
  5. Data e firma: viene scritta qui la data di emissione del certificato. La firma deve necessariamente essere presente per rendere l’APE valido. La firma digitale è rilasciata dall’Ordine Professionale. Per gli APE cartacei dovrà essere allegato anche il documento d'identità del Certificatore.

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L’ultima pagina dell’Attestato di Prestazione Energetica è una guida semplificata per la lettura e la compilazione del certificato.

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